sabato 19 ottobre 2013

SAMHAIN, IL CAPODANNO CELTICO

Ci avviciniamo al 31 Ottobre, e il mondo occidentale si prepara a celebrare Halloween, festa tra l'allegro e il tenebroso popolata di zucche, candele, cappelli a punta e denti da vampiro...un glorioso meltin' pot di tradizioni che fa la gioia dei bambini, ma val la pena di ricordare le radici di questa ricorrenza, chiamata Samhain in tempi pre-cristiani. Era, Samhain, e per molti ancora è, il punto ciclico di inizio della ruota dell'anno, momento in cui il mondo dei vivi e dei defunti si avvicinano, in cui il velo è sottile...momento che prelude ai mesi bui e freddi, all'utilizzo del raccolto, al ritorno in se stessi e nel calore del clan dopo l'espansione dell'estate. Festa importante da celebrare dunque (per inciso, la consuetudine dei lumini posti a bruciare dentro le zucche è una modifica relativamente moderna di un costume più antico che prevedeva l'uso di rape scavate a mò di portacandela - più dure da incidere rispetto alle tenere zucche americane, le rape erano peraltro una coltura diffusissima nei tempi antichi alle latitudini europee).
Su Samhain e relative tradizioni posto quanto segue :

Siamo nel pieno dell'Autunno: la Natura dorme, i semi
riposano sotto terra, gli alberi si spogliano,
molti animali vanno in letargo o migrano verso altri
luoghi. Il ciclo annuale è terminato, dunque è
questo il momento in cui, nell'eterna danza della
dualità, il nuovo si prepara a nascere. Non
sorprende quindi che per gli antichi fosse questo il
 “Capodanno”. 
Simbolicamente Samhain ha un significato profondissimo:
tutta la vita ha inizio nell'oscurità, vita e
morte sono le due parti di un unico ciclo, da una
nasce l'altra e viceversa.
Chiediamo e otteniamo la vita di animali e piante
per alimentare la nostra, e al termine di essa sono
i nostri corpi a tornare alla Terra per nutrire la
loro;
e il nostro viaggio personale non è completo se non
accettiamo di scendere nell'oscurità del nostro
inconscio per comprenderne i segreti, come Persefone
 nella terra di Ade.
Se il seme non scendesse sotto terra e non vi riposasse
attraverso le piogge dell'Autunno e il gelo
dell'Inverno non potrebbe germogliare a Primavera.
La Dea Madre presiede questa ricorrenza nelle vesti
di Anziana, di saggia che insegna l'importanza
del lasciar andare; e il principio divino maschile
è rappresentato dal Dio Cornuto, il cervo anziano,
il Dio della caccia quale simbolo di continuità tra
la vita e la morte.
A Samhain si ricordano e celebrano gli antenati, i
defunti, poiché è da loro che noi discendiamo,
dalla loro vita e dalla loro morte che noi siamo nati.
Moltissime tradizioni di tutto il mondo tramandano
il costume di lasciare offerte di cibo e bevande
per gli antenati in questa notte in cui i veli tra
il mondo dei vivi e quello dei morti è più sottile.
Trascorrere un momento meditando su ciò che i nostri
 antenati ci hanno lasciato che ancora vive in
noi è un buon modo di ricordarli. 

Colori di Samhain:
arancio, bianco, nero, rosso scuro
Cibo di Samhain:
le carni rosse, le melagrane, le zucche, i cereali
(pane dei morti), il miele, il sidro,
le mele, l'uva ed il vino...
Piante di Samhain:
l'edera (la persistenza della vita), l'assenzio (la
comunicazione con gli spiriti), la melagrana (la
conoscenza), il rosmarino (il ricordo), la zucca, l
e noci, i cereali (pane dei morti), il sidro, le mele,
l'uva e il vino come simboli del raccolto
Animali di Samhain:
il gatto, il cervo, il gufo, lo sciacallo, l'airone,
 il corvo, il pipistrello, il pettirosso


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