venerdì 4 ottobre 2013

RIMACINARE IL SAPONE

Qualunque sapone di base, una volta indurito, può essere rielaborato con una tecnica detta "rimacinatura manuale": si tratta fondamentalmente di grattugiare il sapone con l'aiuto del sacro olio di gomito, e rifonderlo aggiungendo poi coloranti, profumi o altri additivi.
Vi sono tre sistemi per rifondere il sapone grattugiato (o "macinato"): il microonde, il forno e il bagnomaria. Dei tre sconsiglierei assolutamente il forno e moderatamente il bagnomaria, per la semplice ragione che in forno il sapone rischia di bruciare e a bagnomaria rischia di rapprendersi . Ciò detto, a ciascuno la sua scelta...
Perchè si rimacina il sapone? Ci possono essere diverse ragioni: il processo dà origine a un sapone tendenzialmente meno omogeneo rispetto a quello di base ottenuto con la saponificazione a freddo, e ciò si può sfruttare a proprio vantaggio per creare effetti rustici e particolari, come nel nostro sapone Uluru, che doveva ricordare le rocce e le sabbie del deserto australiano. Inoltre la rifusione permette di aggirare l'aggressività della soda caustica, già neutralizzata, e incorporare additivi sensibili quali polpa di frutta, profumi che a freddo accelererebbero troppo la traccia, fiori ed erbe, coloranti naturali...
La rimacinatura può servire anche a correggere errori nel sapone di base: un sapone insoddisfacente può essere rimacinato e rifuso ottenendo un prodotto interessante, sicuro e riuscito.
Aggiungendo al sapone rifuso cubetti o scaglie di sapone di diverso colore o texture si ottengono effetti molto belli e insoliti.

               

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